Stupro. Storia della violenza sessuale by Joanna Bourke

Stupro. Storia della violenza sessuale by Joanna Bourke

autore:Joanna Bourke [Bourke, Joanna]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Laterza
pubblicato: 2011-01-05T23:00:00+00:00


Rufus Hall, per esempio, nel 1897 riferì all'Associazione di ostetrici e ginecologi americani che, dopo avere esaminato oltre quattrocento donne cui erano state rimosse le ovaie, non era riuscito a trovarne neanche una che dicesse di aver subìto «una perdita totale della eccitazione sessuale». E anzi, solo tre donne, interpellate tre anni dopo l'operazione, notarono una «notevole diminuzione dell'eccitazione sessuale»46. Furono sollevate anche considerazioni morali. Rifacendosi alle preoccupazioni per la castrazione dei violentatori uomini, il presidente del Royal College of Surgeons obiettò nel 1886 conto la legittimità dell'operazione come mezzo per contenere i desideri delle donne dedite al sesso, chiedendo: «qualcuno penserebbe di estirpare il pene per una stenosi o per una gonorrea, oppure castrerebbe un uomo perché […] è un delinquente dal punto di vista morale?»47. Addirittura, i medici più audaci arrivarono al punto di ammettere che, mentre gli uomini affetti da satinasi potevano legittimamente, benché in segreto, rivolgersi alle prostitute per sfogare un eccesso di desiderio sessuale, le donne ninfomani non avevano la stessa possibilità. Come ebbe modo di ammettere un medico davanti alla Società ginecologica di Boston nel 1869, parlando delle donne affette da «erotomania ostinata»: «Se questa donna potesse recarsi, mascherata […] in una casa dove si esercita la prostituzione, e impegnarsi in fatiche sessuali ogni notte per due settimane, potrebbe essere la sua salvezza; d'altra parte, un medico non può certo consigliare una condotta del genere»48.

Alla fine dell'Ottocento questa diagnosi era ormai screditata. Le ninfomani dall'estrema voracità sessuale, che si rifiutavano di accettare che «no significa no», erano virtualmente scomparse dai manuali di psichiatria, e riapparivano solo occasionalmente con etichette quali «psicotiche», «maniache» ed «epilettiche». In tempi più recenti è stato usato anche il termine «ipersessualità», che implica che la mania sessuale delle violentatrici è provocata da recettori androgeni particolarmente sensibili ed è pertanto possibile trattarla con il farmaco antiandrogeno ciproterone acetato*49.

* Lo stesso farmaco veniva usato anche per trattare gli stupratori di sesso maschile, come scrivo nel Capitolo 6, Il bisturi (e altre terapie invasive).



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